Pillole a largo spettro

Il saggio breve


E’ formato da due elementi:
• Il titolo, il tema, cioè la proposta,
• Lo svolgimento, cioè un testo in cui lo studente risponde alla proposta scrivendo tutto ciò che gli sembra utile per esporre la sua opinione sul tema – proposta presentato.

Il titolo
Può essere di vario genere::
• Saggio già formulato, senza l’aggiunta di alcun documento;
• Saggio già formulato, con l’aggiunta di un testo cui fare riferimento;
• Segnalazione di alcuni scritti di uno o più autori da cui prendere spunto per definire il titolo del saggio e poi trattare l’argomento facendo sempre riferimento al titolo dato.

Svolgimento
Formato da due momenti ben precisi:
• Prima della scrittura del testo,
• Stesura del testo.

Prima della scrittura del testo:
• Analizzare attentamente il problema e interrogarsi su cosa effettivamente ci chiede;
• Stabilire quale sia la tesi che vogliamo assumere come nostra e quale sia la nostra linea di difesa della tesi stessa;
• Scegliere gli argomenti, le prove che si intendono presentare a difesa della nostra tesi ricordando che devo essere sempre attinenti alla tesi stessa e fondate su basi sicure, su informazioni scelte e controllate. Queste informazioni devono essere talmente poggiate su solide basi che non possono essere confutate dal destinatario, ma nello stesso tempo devono essere facilmente comprensibili dal destinatario stesso. Se, ad esempio, si tratterà di un saggio breve di carattere letterario tutte le notizie presentate devono far parte di una biografia documentata sull’autore e sulle opere dello stesso con citazioni di passi che si conoscono.
• Prevedere a priori le obiezioni che il nostro interlocutore potrebbe fare contro la nostra tesi e preparare già gli argomenti per confutarle, usando delle formule specifiche per introdurle come, ad esempio, “qualcuno a questo proposito potrebbe obiettare che…”, “molti sono dell’opinione che… io, al contrario, penso che…”;
– Predisporre la scaletta:
– presentazione del problema,
– enunciazione della tesi,
– argomenti a favore della tesi,
– antitesi e argomenti a favore dell’antitesi,
– confutazione di questi argomenti,
– conclusione.
Stesura del testo
Il testo deve essere scritto con
• Ordine
• Completezza,
• coerenza logica,
• correttezza linguistica: ortografia, punteggiatura, morfologia, sintassi *,
• aspetto grafico, ad esempio una buona grafia e una determinazione logica dei capoversi.

Le specificità del SAGGIO BREVE sono:
• agilità,
• chiarezza,
• lunghezza non superiore alle cinque colonne del foglio di protocollo.

Osservazioni sull’uso del modo congiuntivo
Il modo congiuntivo ha 4 tempi, 2 semplici e 2 composti, ma non ha il futuro. Dipende sempre da un verbo che non esprime sicurezza di un’azione. Si chiama congiuntivo perché congiunge, cioè unisce due azioni per mezzo di una congiunzione.
Si coniuga usando il CHE o il SE e, per ricordarlo meglio, basta ricordare SE…SI: se avessi, se potessi, se dormissi…
E’ obbligatorio usare il congiuntivo dopo: sebbene, benché, quantunque, nel caso che, qualora, affinché, a condizione che.
E’ obbligatorio usare il congiuntivo dopo: è utile, è necessario, è bene, è difficile…
Si usa il congiuntivo dopo i verbi credere, pensare, sperare, volere.
A volte il congiuntivo si trova anche da solo, in senso esortativo: “Si segga, signora! Mi scusi, dottore!”