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Lettera al sindaco di Roma, mia moglie! | di Andrea Severini


VIRGI Ciao! Sei il primo sindaco donna della storia di Roma!
Ti rendi conto? Quello che ho sempre saputo si è realizzato 🙂
Che gioia e che emozione, ho pianto di felicità. Da quel tavolino, acquistato per fare il primo infopoint in via Battistini per il referendum sull’acqua e sul nucleare, ne è passato di tempo.
Quanto tempo passato insieme a parlare di Roma? Dei gruppi d’acquisto solidale? Del movimento? Dei problemi da risolvere, delle possibili soluzioni?
Quante volte ti ho detto che ti vedevo bene come sindaco e che ero sicuro che ce l’avresti fatta?

Così è stato!

Volevo ringraziarti per la determinazione e la capacità di ascolto che hai dimostrato in questi anni.

Sei stata vicino alle persone e loro ti hanno ripagato donandoti la cosa più importante, la loro fiducia!

I partiti hanno cercato in tutti i modi di ostacolarti, hanno cercato di tirarti giù e cercato di far apparire te e il movimento uguale a loro.Fango su di te, su di noi e sulla nostra vita.

Non ci sono riusciti, hanno preso una sonora lezione.

Sono 21 anni che ti conosco, ora per noi è un momento difficile è inutile nasconderlo, ma io  sarò sempre accanto a te. Cercherò di proteggerti il più possibile anche da lontano.

I cittadini hanno capito chi raccontava menzogne e chi invece era limpido come l’acqua.

L’acqua il bene più prezioso che abbiamo, scorre sempre, è incontenibile, è come te.

I tuoi occhi parlano.

Sei stata un fiume in piena, hai avuto un coraggio da leonessa e una capacità di spiegare le cose in maniera semplice, in maniera popolare e genuina.

Grazie!! Non smetterò mai di ringraziarti.

Grazie anche ai portavoce e a tutti gli attivisti che ti hanno sostenuto e che ogni giorno ti hanno protetto. Ci sono stati degli screzi come normale ci sia in un gruppo fortemente determinato ma tutti hanno remato in un’unica direzione e cioè riportare i cittadini al centro delle attenzioni della politica.

Ora tocca a noi, agiamo come una squadra coesa e compatta, dobbiamo ripagare la fiducia dei romani con un impegno giornaliero senza eguali, non possiamo tradire la loro fiducia.

Faccio anche un appello a tutte le persone che lavoreranno con te, dico loro di ricordarsi sempre che siamo entrati con una missione ben precisa:

restituire ai cittadini quello che gli è stato tolto da troppo tempo, la dignità di essere romani e cittadini europei.

Non tradite mai quello che le persone vi hanno dato.

Subiremo in questi cinque anni attacchi e calunnie ma noi siamo una comunità lo diciamo sempre, la comunità di persone che vogliono cambiare questo paese!

Concludo dicendoti che finora è stata dura, adesso lo sarà ancora più, ma noi non mollero mai ed è difficile vincere contro chi non molla!

Grazie anche a tutte le persone che per la prima  volta hanno avuto il coRAGGIo di cambiare.

Ah, una cosa ancora,

mi manchi da morire,

tuo marito,

Andrea

Sorgente: Lettera al sindaco di Roma, mia moglie! | Andrea Severini