Il “cibo spazzatura”, anche detto “junk food”, fa male ai nostri neuroni.
Più studi scientifici e la possibilità di confrontare i risultati grazie alla rivoluzione tecnologica degli ultimi anni, fanno ritenere in modo trasversale e concorde che il cibo sia la prima medicina del corpo umano. Come per tutte le medicine, abusarne o, ancora peggio, ingerire cibi di bassa qualità o che abbiano subito sofisticazioni è. oltre che non auspicabile, decisamente dannoso.
Se per i bambini e i ragazzi in fase di crescita, determinate sostanze contenute in cibi di scarsa qualità hanno dimostrato di non fanno crescere il cervello come potrebbe, le medesimo sostanze, ingerite dagli adulti, causano danni anche a cervelli già formati.
Oltretutto, sostanze tossiche presenti negli alimenti, amplificano e danno corso a questi effetti, creando un meccanismo di moltiplicazione del danno. Un esempio è dato dal famigerato arsenico presente nelle acque che, quando trasformato attraverso lavorazioni artigianali in alimenti quali pane, pasta, lieviti, caffè e via dicendo, è una vera e propria bomba a orologeria che può innescare anche malattie neurologiche.
Detto con altri termini, le dimensioni e la qualità della materia grigia sarebbero correlate al tipo di alimenti che vengono consumati. L’affermazione arriva da uno studio condotto negli Stati Uniti e pubblicato sulla rivista Neurology.
Oltre all’inquinamento dunque, anche il cosiddetto “junk food”, il cibo spazzatura (alimenti di scarsa qualità o peggio sofisticati, carni che hanno subito lavorazioni improprie, cibi mal conservati, fritti con oli scadenti, cibi e tutte le sostanze che contengono grassi identificati come trans, ovvero idrogenati), interagiscono negativamente sul nostro corpo, i livelli di vitamine e omega 3 sono molto bassi, ed ecco che il cervello ne risente in salute e dimensioni.
Ma c’è dell’altro. Un’altra ricerca, eseguita questa volta in Canada, dimostra che i panini del fast food creano grossi problemi anche allo stato d’animo di chi mangia. Dopo aver mangiato un bel cheeseburger si possono manifestare ansia e depressione, oppure crisi di astinenza.
“L’esperimento ha visto protagonisti due gruppi di topi, uno alimentato con una dieta ad alto contenuto di grassi, e un secondo gruppo che ha mangiato in maniera dietetica. I topi alimentati a grasso sono innanzitutto aumentati di peso, ed hanno registrato anche un tasso maggiore di molecola creb, implicata nella produzione di dopamina, che promuove sintomi di ricompensa. Il junk food ha provocato nei topi anche più alti livelli di corticosterone, un ormone associato con lo stress” (cit.).
Eppure, anche se questa è l’accezione comune, il cibo spazzatura non è rappresentato solo dai famigerati “cheesburger”, ovvero dai cibi preparati dalle garndi catene di distribuzione, ma anche da quegli alimenti che acquistiamo ogni giorno e che compongono la nostra dieta quotidiana. Sì, perché inchieste dei nuclei anti sofisticazioni dei Carabinieri, come dei veterinari preposti a tali controlli, hanno messo in evidenza quanto tanti prodotti a “filiera corta”, piuttosto che etichettati come “biologici” siano in realtà tutt’altro. Ovviamente si tratta di truffe vere e proprie che cavalcano la moda del”biologico è meglio” e la cresciuta attenzione sulle scelte alimentari dei consumatori, ma tant’è.
Viene da riflettere intorno alle nostre scelte alimentari.
Il problema non è capire quale differenza possa esserci tra un alimento offerto dalla grande distribuzione e quello del piccolo commerciante sotto casa, ma la filiera di produzione che ha portato il prodotto su quel banco: la sua affidabilità, l’utilizzo di buone materie prime, la certificazione e la trasparenza delle etichette. Meglio, ma molto meglio, in ogni caso, puntare sulla cucina di casa nostra.
FOCUS dal web
La classifica speciale del junk food più ‘spazzatura’ del mondo
Il primo posto se lo aggiudica la Cheesy Bites Remix Pizza di Pizza Hut, caratterizzata da un bordo di bigné ripieni di crema o cannoli al formaggio al sapore di burro e aglio. Una vomitevole e super calorica pizza ‘rinforzata’ in formato extra-large micidiale per linea e arterie.
Seconda piazza per un’altra creazione di Pizza Hut: la Crown Crust Carnival Pizza, data in pasto ai clienti delle filiali in Medio Oriente. Qui il bordo ‘creativo’ è costituito da una fila di mini cheeseburger o, a scelta, di chicken burger conditi e imbottiti di salse e grassi a volontà… ma staccabili senza che il capolavoro centrale si rovini.
Completa il trittico delle ‘meraviglie’ proposte dalla stessa catena che si aggiudica anche la terza posizione, la Scallop Cheesy Volcano Pizza, anche questa riservata ai consumatori mediorientali. Il riferimento alla cucina italiana è palese, peccato che le calorie superino di gran lunga l’esplosione vulcanica a cui il nome fa ironicamente riferimento. Al suo confronto impallidisce anche la ‘modestissima’ Cone Crust Pizza che al posto del tradizionale bordo presenta una serie di coni ripieni di salsa al formaggio o pollo/salsa/miele.
In Giappone Mc Donald’s conquista un ottimo piazzamento grazie al Gracoro Burger che – udite, udite – contiene una bella crocchetta fritta ripiena di maccheroni al formaggio, gamberi e salsa bianca.
Anche Taco Bell, catena californiana di taco messicani i versione fast food ha il suo prodotto di punta: i Doritos Locos, con i suoi 100 milioni di pezzi venduti in sole 10 settimane. Il celebre involtino tex-mex qui è interpretato da un ultra-condito manzo tritato, lattuga, pomodoro a cubetti, formaggio cheddar, infarcito dalla grassa sour cream e inseriro in una maxi-conchiglia di patatine Dorito al formaggio.
Vista la concorrenza spietata, Burger King non poteva di certo mancare con una creazione altrettanto ‘fantasiosa’: da qui l’idea del Premium Kuro Burger, vale a dire un hamburger con pane nero ottenuto mescolando il carbone di bambù all’impasto. Ma non è finita qui: anche l’interno è a tema, con una bella farcitura di ketchup aromatizzato al nero di seppia.
Dopo un gustoso panino perché non regalarsi la gioia si un gelato alla pancetta? La paternità di questa sesta mostruosità gastronomica è sempre di Burger King e prende il nome di Pancetta Sundae: un delizioso gelato alla vaniglia con cioccolato e caramello arricchito da croccante pancetta per la gioia di ogni stomaco.
Per gli amanti del dessert Pizza Hut propone – fortunatamente solo in Medioriente – anche i KitKat Pop, le barrette di cioccolato KitKat annegate nella pasta per pizza dolce ma al gusto formaggio.
Anche Wendy’s, una catena americana di ristoranti con cibo-spazzatura, ha voluto proporre un piatto speciale extra-lusso: il sandwich al caviale e aragosta Premium Caviar & Lobster. Questo panino, farcito da un’insalata di vongole, aragoste e maionese all’aroma di senape, il tutto ‘spolverato’ dal caviale, è il top di gamma di Wendy’s in Giappone.
(Fonte: http://www.tuttogreen.it/la-classifica-speciale-del-junk-food-piu-spazzatura-del-mondo/)