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L’attività fisica protegge dallo scompenso cardiaco!


di Pier Andrea Chiavari


 

Secondo uno studio pubblicato a settembre 2014 sulla rivista Circulation Heart Failure un’ora esercizio fisico moderato o mezz’ora di attività intensa almeno tre volte a settimana sarebbero in grado di ridurre di quasi la metà il rischio di sviluppare uno scompenso cardiaco. Lo studio, che ha valutato 39.805 persone di età tra 20 e 90 anni che non avevano scompenso cardiaco, ha dimostrato come le persone maggiormente attive erano anche quelle con il minore rischio di sviluppare insufficienza cardiaca.
In altre parole chi svolgeva almeno un’ora di esercizio fisico moderato o mezz’ora ad alta intensità aveva il 46% di probabilità in meno di sviluppare scompenso cardiaco rispetto alle persone più sedentarie. Inoltre, chi durante lo studio ha sviluppato uno scompenso cardiaco era in genere anziano, di sesso maschile, con basso livello di istruzione, un più elevato indice di massa corporea, aveva avuto pregressi attacchi di cuore, presentava diabete, ipertensione o alti valori di colesterolo.
Per giovare di questa “protezione” nei confronti dello scompenso cardiaco non è quindi necessario fare delle maratone ma semplicemente svolgere un esercizio fisico moderato ma costante nel tempo. Sarebbe molto più salutare quindi andare a piedi, in bicicletta o usare le scale piuttosto che gli ascensori.
I ricercatori concludono infine che, anche se la relazione tra scompenso cardiaco ed esercizio fisico resta sicuramente da approfondire, questi risultati ribadiscono quanto importante sia svolgere attività fisica costante a qualunque età e soprattutto nell’età adulta. Tali risultati confermano inoltre le raccomandazioni date dell’American Heart Association e cioè di svolgere almeno 150 minuti di attività fisica moderata a settimana preferibilmente ripartita in 3 o 4 volte.


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