La Fiorita a Nepi Etruria

La Fiorita a Nepi | Il punto di vista di un giovane


di Giacomo Amadeo


La Fiorita a Nepi

La Fiorita a Nepi

“La tradizione non consiste nel mantenere le ceneri, ma nel mantenere viva una fiamma”.

Così esortò un politico francese del 18esimo secolo di nome Jean Léon Jaurès.

La tradizione è proprio quella gran fiamma che piano piano si sta spegnendo in questo nostro paese. Quella tradizione che nasce con il “Corpus Domini”, ovvero con la festa del corpo del Signore.

La Fiorita a Nepi

La Fiorita a Nepi

Non sono qui a parlare di cosa sia il Corpus Domini, ma di ciò che lo accompagna, ovvero la “Fiorita”. Anni e anni di storia, di processioni, di emozioni, fatica e felicità! Con il tempo saranno solo un ricordo, un racconto delle vecchie generazioni e basta.

La Fiorita a Nepi

La Fiorita a Nepi

Sono varie le ragioni che messe insieme causano il disagio che sta colpendo questa tradizione. Tutti insieme, collaborando, potremmo tentare di non far morire questo nostro avvenimento, tra tradizione e folclore.

Forse si potrebbe immaginare di prolungare la durata del tappeto di fiori, come ad esempio succede in alcuni paesi limitrofi di Nepi, dove la “fiorita” è visibile anche di pomeriggio.

Giacomo Amadeo

 

 

 

 

 

 

 



 

Una fotografia originale dall'archivio di Don Silvestro (per gentile concessione di Alfio Ripanelli)

Una fotografia originale dall’archivio di Don Silvestro (per gentile concessione di Alfio Ripanelli)

 Una mattina, una bambina si alzò contenta e fece colazione in fretta e furia, come se stesse perdendo un appuntamento importante. Dentro di sé, pensava: “devo sbrigarmi, o non vedrò nulla”. Si vestì e corse fuori. Nei suoi occhi la felicità. I genitori la aspettavano in strada. Lei si avvicinò a suo padre e gli strinse la mano con forza e con grande amore: stava guardando la sua prima fiorita, la prima di cui avrebbe avuto memoria. Ripeté questo processo ogni anno. Fino ad oggi, fin quando cioè alle sue orecchie non s’insinuò una voce malsana: “hai sentito? La fiorita rischia di saltare!”.
Lei, incredula, si ritrovò a pensare “ma come si può immaginare una cosa del genere, come?!”.
Provò a trarre delle conclusioni: “sarà colpa mia? No, io ho sempre parlato di questo avvenimento! Allora è colpa del Comune” – continuava a pensare – “’questi pensano solo a se stessi”. Poi si corresse, pensando “ma loro che colpa ne hanno?! Come possono trovare le persone disposte a realizzare tutto, ad alzarsi la mattina presto per un impegno così grande?! Oppure siamo noi, le vecchie generazioni, che non siamo riusciti a tramandare l’amore che sentiamo per le tradizioni ai giovani?”.

Giacomo Amadeo



fiorita_2015

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  • persone per raccogliere i fiori e le piante necessarie;
  • persone disponibili per la posa in opera dei fiori;
  • tutti coloro che da sempre disegnano e realizzano una parte della Fiorita.

    Si prega di contattare il comitato al num. di tel. 338.3288291


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